Come avviene la rimozione tatuaggi laser
Il laser utilizzato per la rimozione dei tatuaggi è in grado di frammentare le particelle di inchiostro presenti nella pelle. La luce del laser infatti passa attraverso il tessuto epidermico e viene assorbita dai pigmenti colorati che si spezzano in più parti e saranno poi espulsi naturalmente dal corpo. Una volta parcellizzati, i pigmenti saranno poi eliminati naturalmente dal sistema immunitario del paziente.
Il trattamento si svolge senza ricorrere ad un’anestesia. La reazione varia a seconda della tipologia di pelle ed è per questo che, prima della seduta, si può utilizzare una crema anestetizzante sulla cute del paziente per attenuare il fastidio avvertito durante il trattamento. Il laser viene quindi posizionato sulla pelle e emette impulsi di luce ad alta energia sulla zona del tatuaggio. Il paziente può avvertire una sensazione di bruciore o di fastidio durante la procedura, ma il dolore è generalmente tollerabile e può essere alleviato con il raffreddamento della zona trattata.
Nei giorni successivi alla rimozione, la pelle potrà apparire arrossata e con una sensibilità maggiore. È importante evitare l’esposizione al sole per alcune settimane dopo il trattamento e seguire le istruzioni del medico per il dopo-trattamento, come l’applicazione di creme antibiotiche o di creme idratanti.
Il processo di rimozione del tatuaggio richiede generalmente diverse sedute e la quantità di sedute necessarie dipende dalla dimensione, dal colore e dalla profondità del tatuaggio.
Per ogni tatuaggio il giusto trattamento
Il laser Q-switched Nd:YAG è efficace per la rimozione di pigmenti scuri come il nero, il blu e il verde, quindi è estremamente indicato per rimuoverei i tatuaggi sbiaditi o troppo pieni che con il tempo sono diventati illeggibili.
Mentre il laser Lumenis M22 è ottimale per la rimozione di tatuaggi con pigmenti colorati.
Contatta lo studio medico indicando le caratteristiche del tatuaggio che desideri rimuovere e fissa un primo appuntamento conoscitivo.